domenica 22 luglio 2012

Ancora un'ultima volta




  La osservo da oltre dieci minuti. È come un pino svettante tra stoppie carbonizzate; dritta, fiera di sé, ancora ardente, fumosa, concentricamente viva. La sua anima, avvolta di bianco calce, si disperde lentamente nella brezza di questa fresca serata di luglio, e sfugge timida al mio sguardo, lasciando solo il profumo della sua presenza effimera.
Ho deciso di custodirla come un macabro cimelio, e di tanto in tanto guarderò il rosso delle tue labbra per ricordare questo nostro ultimo incontro.  

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