sabato 22 settembre 2012

Sorridi alla vita


Siamo ormai abituati alla menzogna, a coccolare silenziosamente i nostri problemi come fossero doni di una grazia divina. Possediamo il superfluo e smerciamo a poco prezzo l'indispensabile; a comode piccole rate si può davvero acquistare tutto! Ma si può anche appassire. Sì, perché giorno dopo giorno guardiamo immobili la nostra dignità sfracellarsi al suolo come uno sputo. La tolleranza è diventata da tempo la nostra bandiera.
Con un tablet in mano spulciamo tra l'immondizia annunci di lavori imbarazzanti. Lavoriamo per otto, nove, dieci ore al giorno, e torniamo a casa con il minimo sindacale in tasca. Lavoriamo in nero, incazzati neri perché quel lavoro ci sta sul cazzo. Studiamo per decenni interi e riceviamo in cambio due quadri graziosi per le nostre stanzette da bimbi cresciuti. Sprechiamo il tempo a curare le nostre maschere su un diario virtuale dove si vive di pettegolezzo e sano egocentrismo. Viviamo come spugne sul fondo di un secchio in attesa di una bella strizzata...